Uomo e donna, polarità separate dal denaro

Uomo e donna, prima di essere individui, sono polarità, emanazioni dell'Unità prima. Come ogni polarità nell'universo, che cerca la sua polarità complementare, uomo e donna si cercano, non perché l'amore sia una scelta, ma perché esiste una forza che non possiamo governare, ed è la stessa forza che attrae ogni polarità verso il suo complementare.



Questa energia è l'energia che muove tutte le cose nel mondo, che spinge gli uomini alla carriera, all'espressione di sé. Ma oggi, uomo e donna, rispetto a tutte le polarità che continuano a completarsi in eterno, vengono intralciati da qualcosa che impedisce loro di comprendere che altro non conta se non il proprio complementare, ovvero parliamo del denaro. Il denaro separa le polarità e le rende schiave del denaro stesso, infatti, uomo e donna che non riescono ad incontrarsi, diventano schiavi di un qualcosa che mai potrà saziare quella fame creata dall'amore. Infatti uomo e donna, figli della creazione, sono spinti a cercarsi da una forza superiore, che spinge l'uno a cercare l'altro quale unica fonte di pienezza. Il denaro, invece, essendo frutto di un sistema separato dalla creazione, non può dare pace alle polarità, rendendole quindi eternamente schiave di un costante bisogno, che non potrà mai essere compensato né col denaro e nemmeno con le cose che il denaro può comprare.  


Il denaro crea inoltre una vera e propria separazione fisica dei poli, illudendoli che il denaro stesso possa diventare un valido sostituto del polo complementare, che è l'unica cosa che può davvero completare dato che i complementari sono frutto della creazione totale, della perfezione superiore che ha creato l'universo, sono nati per questo, sono nati incompleti proprio affinché unendosi con il proprio opposto si completassero. 




L'unione delle polarità crea l'unità, ed è dall'unità che nasce la vita, è l'unità stessa che crea tutto, e così uomo e donna uniti generano la vita, ovvero perpetuano la creazione e la creazione è la manifestazione eterna del tutto, ed è solo così che il Tutto poteva perpetuarsi, manifestarsi; separando i poli e portandoli eternamente ad attrarsi l'un l'altro: la creazione, dall'unità ha generato la dualità, la dualità riproducendo l'unità primordiale crea il ternario: madre, padre e figlio, e in questo simbolo si traduce l'universo, ovvero il fuoco dell'eternità, il desiderio (a noi trascendente) di infinito, del per sempre.




E così il sistema separa uomini e donne con falsi valori per renderli schiavi del denaro e del ciarpame che il denaro può comprare, in maniera tale da nutrire un'economia malata, che non è mai sazia, che ha tolto agli uomini il tempo, che gli ha resi schiavi, che gli ha riempiti di cose che non servono a niente, e che ora separa uomini e donne, perché se ci fate caso, i primi amori, quelli veri, non hanno bisogno d'altro se non dell'altro, e basta quello a completarsi, ad essere felici, e questa magica attrazione è la fonte della creatività, della poesia, della musica , dell'arte, delle emozioni. 

In definitiva l'umanità si ritrova ricca di cianfrusaglie ma incompleta, sola, perché non riesce a riprodurre quella serenità resa possibile unicamente dall'unione dei poli, e che al limite è ricreabile con un percorso interiore, che conduce  alla pace in se stessi, all'equilibrio con il proprio sé, e con il proprio opposto interiore, ma non assolutamente con le "cose" che i media tanto propinano con la loro pubblicità, o con i "tipi" da loro proposti.

Fabiano Rastelli, Messaggi di risveglio 

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Commenti

  1. Bell'articolo...profondo...oggi stavo pensando che l'umanità è un desiderio più che una conquista

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  2. Grazie Manuel, scusa per la risposta in ritardo 😊

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