QUESTA DOMANDA SI ALLINEA CON LA PREZIOSA UNICITÀ DEL TUO ESSERE...

Nella vita si arriva ad un punto che bisogna rispondere ad una domanda: "cosa vuoi fare? Cosa voglio fare nella vita?"
Io credo che la domanda che dovremmo porci non è "cosa voglio fare?" ma "per cosa sono portato?"
Si sostiene che nella vita la cosa più difficile sia trovare se stessi, ma trovando se stessi si riesce anche a trovare un'abilità particolare che va oltre la nostra volontà di scegliere cosa vogliamo, è una nostra dote, è la nostra peculiarità, è quel modo di vivere che diventa per noi un gioco. 


Il mondo in cui viviamo ci inculca che non abbiamo abilità, e tramite questo vile insegnamento ci fa credere che noi siamo buoni a nulla e che l'unico metodo per sopravvivere è fare un lavoro che non ci piace. 


                                        Primo Carnera 

C'è un grande contrasto tra quello che vogliamo fare e quello per cui siamo portati. Una volta guardai il film del noto pugile PRIMO CARNERA, mi ricordo che prima di diventare pugile lui lavorava in un circo, e forse non aveva mai immaginato o desiderato di fare il pugile.

Un giorno un ex pugile notò, in una sua esibizione al circo, una fonte di talento, e così gli disse che con quelle sue enormi mani lui avrebbe dovuto fare il pugile, che Dio gli aveva dato quelle mani per fare il pugile.


Ognuno di noi ha un'abilità, il nostro compito è conoscerla, portarla a galla, solo così possiamo diventare quello per cui siamo nati. Alcuni hanno la fortuna di cominciare da piccoli perché i loro genitori notano il loro talento, e quindi gli indirizzano su quella strada, ma la maggior parte delle persone vive una vita che non gli appartiene, non sappiamo cosa vogliamo, e spesso vogliamo cose per cui il nostro spirito non è portato.

Riscoprire questa abilità ci allinea con quello che siamo; ad esempio, io potrei dire che non mi è mai passato per la testa di fare il pittore, eppure ho una certa abilità innata nel disegnare e nel dipingere, dunque è forse su questa linea che devo proseguire, è qualcosa per cui sono nato, è una mia abilità. 
Forse dirai che il tuo talento in una certa cosa non coincide con quello che vuoi fare nella vita, ma come ho già detto, spesso ci confondiamo e quello che desideriamo non appartiene a quello per cui siamo nati, a quello che veramente siamo, spesso quello che vogliamo non è altro che il frutto di una serie di condizionamenti.
Ritornando alla mia esperienza, potrei affermare che io non mai pensato di fare il pittore, però dipingo, ed essendo capace in questa abilità noto che provo un certo piacere nell'esprimerla, non lo faccio per denaro, lo faccio perché sono portato a farlo, perché ho questo potere e quindi esprimendolo sto bene.
In realtà non sono io che scelgo cosa voglio fare, ma è l'abilità che sta scegliendo me, è la creatività -che possiedo dentro- che si esprime tramite il mio corpo.
Vedrai che quando comincerai a fare quello per cui sei portato, ti renderai conto che non aspettavi altro, primo perché stai bene mentre lo fai e secondo perché sei portato a farlo, le persone ti saranno grate per quello che fai, e ti loderanno per quella capacità.
Qualcuno comprerà le tue creazioni e troverai quindi un modo per vivere.
Non disperarti se non hai avuto successo, forse hai solo formulato la domanda sbagliata, ricorda che la domanda giusta è -PER COSA SONO PORTATO?- questa domanda si allinea con la preziosa unicità del tuo essere, l'essere profondo che tramite il mezzo fisico crea e vive, quella capacità sei tu, e ti fa evolvere in quello che sei. Fatti scegliere dal tuo potere, il tuo talento ti possiede, il tuo talento sei tu. 


Il successo di chi è arrivato, è dovuto al fatto che chi realizza i propri sogni, il più delle volte, desidera fare proprio quello per cui è portato, come quei bambini che avendo l'innato talento del canto, vogliono fare i cantanti, e che poi cantanti lo sono diventati. È vero che gni cosa che desideriamo realizzare, possiamo realizzarla davvero, ma non dobbiamo lasciarci ingannare, non dobbiamo farci pilotare dall'ego o dai falsi valori, e dico questo perché spesso capita che una persona voglia fare il broker di borsa quando in realtà ha un talento da sportivo, o da cantante, o ballerino. Questo è l'inganno: quando l'ego e il denaro, pilotano i nostri desideri, e poi accade che anche qual'ora diventassimo grandi broker, ci sentiremmo vuoti perché far soldi non è espressione dell'anima, del talento divino che vive in noi. 



Quindi riflettiamo sempre quando dobbiamo decidere cosa fare, perché spesso la domanda "cosa voglio fare?", è pilotata dall'ego e dai falsi valori, e non si allinea con la nostra natura, quindi per non cadere in trappola chiediamo a noi stessi: PER COSA SONO PORTATO? 

E se poi il nostro desiderio è affine al nostro talento tanto di guadagnato. 


Fabiano Rastelli, Messaggi di risveglio




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