La PORTA DEGLI DEI e LA PORTA DEGLI UOMINI




Queste due porte hanno lo scopo di ingresso e di uscita nella /dalla nostra dimensione. Tutto è basato sull'evoluzione della vita, quale liberazione, per raggiungere l'accesso alla porta degli DEI. 

La PORTA DEGLI UOMINI ha come scopo l'ingresso nella nostra dimensione, l'arrivo sulla Terra. Da quando l'uomo giunge sulla Terra comincia la sua evoluzione. Tale evoluzione ha lo scopo di portare l'uomo a conoscere se stesso, e ad abbandonare l'illusione della sua individualità, la liberazione dall'ego e l'unione con il vero UNO, l'indivisibile. Se l'uomo nel suo percorso riesce ad abbandonare questo stato raggiungendo lo YOGA allora egli potrà avere accesso alla PORTA DEGLI DEI

Altrimenti, se l'uomo fallirà in questo percorso, come un bambino che ripete l'anno scolastico, dovrà uscire dalla porta degli uomini e rientrarvi dopo un determinato periodo. 

ANALOGIA DAL PUNTO DI VISTA CELESTE
Dunque dalla PORTA DEGLI UOMINI c'è un -via vai- di anime che entrano ed escono per ricominciare il percorso da dove lo avevano abbandonato. La porta degli uomini corrisponde anche al SOLSTIZIO D'ESTATE che paradossalmente -dall'ottica celeste- si trova a NORD,  e il nord indica il sopra in genere, però nel momento in cui il Sole si trova nel punto più alto comincia la sua caduta, la discesa verso il buio e il freddo dell'inverno.

"Se gli yogi si dipartano quando esistono il fumo, la notte, la quindicina della luna calante, e il semestre del Sole decrescente verso i cieli del sud (solstizio invernale), allora essi, andando alla luce lunare, vi ritornano. (tornano sulla terra, tornano alla dimensione del manifesto)"
Brhadaranyaka Upanisad


QUANDO UNA COSA GIUNGE ALLA CIMA NON PUÒ CHE COMINCIARE LA SUA DISCESA A VALLE.

La PORTA DEGLI DEI corrisponde invece dal punto di vista celeste al SOLSTIZIO D'INVERNO. Anche in questo caso il paradosso è che la Porta che conduce al cielo si trova a SUD (sotto). Il Sole trovandosi nel punto più basso comincia la sua ASCESA, ed è infatti da qui che ricomincia tutto a fiorire. Da qui gli uomini liberati e uniti al divino ascendono al divino stesso.

"Se gli yogi si dipartono quando risplendono il fuoco, la luce, il giorno, la quindicina della luna crescente e il semestre del Sole che s'innalza verso il cielo del nord, allora essi, conoscendo il Brahman, vanno al Bhahman."
Brhadaranyaka Upanisad

Ma la PORTA DEGLI DEI, che come abbiamo detto si trova nel punto più basso -da un punto di vista celeste-, ma che naturalmente sta in alto/sopra, non è solamente una via d'uscita (a tal proposito sottolineamo il fatto che la nascita di Gesù accade -simbolicamente- appunto alla mezzanotte, punto più alto dell'orologio, che rappresenta l'ingresso dalla porta che sta sopra, in alto, dal cielo. Inoltre dalla mezzanotte in poi, incomincia il cammino verso il giorno nuovo, e quindi la rinascita, il cammino verso la luce). 

Questo paradosso rispecchia perfettamente la legge ermetica dell'analogia che si traduce in questa epica frase:

"Ciò che sta in alto è come ciò che sta in basso, e ciò che sta in basso è come ciò che sta in alto."
Ermete trismegisto

Infatti la PORTA DEGLI DEI è anche la via d'ingresso degli AVATARA, ovvero delle incarnazioni di quelle figure che vengono sulla Terra a ristabilire il KARMA-DHARMA. Non a caso infatti, il 25 dicembre rappresenta la venuta, "LA DISCESA DALLE STELLE", o come sostenuto dal SOL INVICTUS la vittoria del luce sulle tenebre, dato che dopo aver raggiunto il dì più corto, la giornata torna ad allungarsi. In questa data si simboleggia infatti la venuta dei salvatori, di quegli uomini-dio che vengono a illuminare l'umanità. 

O BHARATA , OGNI VOLTA CHE LA LEGGE DECADE E LA LICENZA TENDE A TRIONFARE, IO MI MANIFESTO. 
Krsna ad Arjuna, BHAGAVAD-GITA - IV-7 

Questa simbologia ricorre sia nel mondo orientale, come date le citazioni di Krsna della Bhagavad-Gita, sia nel mondo greco, egiziano. Platone così descrive queste due porte:

Uscita dal suo corpo, l'anima aveva camminato insieme con molte altre ed erano arrivate ad un luogo meraviglioso, dove si aprivano due voragini nella terra, contigue, e di fronte a queste, alte nel cielo, altre due.  In mezzo sedevano dei giudici che, dopo il giudizio, invitavano i giusti a prendere la strada di destra che saliva attraverso il cielo, dopo aver apposto loro dinanzi i segni della sentenza; e gli ingiusti invece a prendere la strada di sinistra, in discesa. E anche questi avevano, ma sul dorso, i segni di tutte le loro azioni passate (karma).
Platone, Repubblica X 614 c, d

Infine questa simbologia bipolare riconduce alle forze interiori all'uomo. Le basse energie che vanno trasmutate in energie sottili.




Le energie sessuali vanno canalizzate per aprire i chakra superiori e condurre l'energia del Serpente, l'energia della vita, verso il terzo occhio, e condurre tramite la corona, l'uomo allo Yoga, all'unione, all'ascesa, alla liberazione. Tutto ciò si basa sulle Leggi di polarità, ritmo,  analogia e paradosso (come nell'ottica solare), ovvero di quel ciclo che dal basso sale verso l'alto e viceversa. In questo senso la polarità inferiore non è da temere o giudicare ma è il punto di partenza verso l'alto, il cielo, il Divino, l'evoluzione interiore, la rinascita.

Messaggi di risveglio, Fabiano Rastelli



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