In questo mondo tutto, anche i valori più grandi, è abbassato al valore dei soldi.
"Se non ti darai da fare, non ci vedremo più."
"Se non ti darai da fare, finirai sotto un ponte."
Quante volte lo squattrinato artista, che vive del dono che ha tra le mani si è sentito dire frasi come queste?
Tutti viviamo per lo scambio prestazione-denaro e molto pochi vivono per l'espressione-emozione data dalle cose semplici ma fondamentali, parte dell'artista, dell'uomo libero.
A meno che l'artista, il creatore, colui che modifica la materia trovi qualcuno che colga il valore di certi doni, è destinato a restare solo, perché per quanto le creazioni hanno un valore inestimabile -perché sono pezzi di anima- le persone danno valore a certe opere solo quando c'è un ritorno economico, che poi è relativo, perché il valore dell'opera è sempre relativo al massimo offerente, ma le persone non sanno che tale valore va oltre, perché su quella tela, non è solo impresso del colore, è impresso il tempo, è impressa l'ansia, le emozioni.
Purtroppo in questa società vali solo se rinunci a valorizzare la vita. Cosa intendo? Intendo che le persone che riescono a comprendere il valore della vita, gli artisti in genere, non vengono considerati, però viene considerato chi vende il proprio tempo, il proprio corpo in cambio di soldi...assurdo!!
Che tristezza, se l'artista vende allora è considerato, altrimenti no, questo dimostra due cose; primo che chi abbiamo intorno ci stima in base al denaro che ricaviamo, e secondo che non riesce a comprendere il valore di tutti quegli elementi che vengono impressi nell'opera, tempo, anima, emozioni.
L'arte va dalla cucina, alla pittura, alla scrittura, a qualsiasi cosa che vede la creazione come protagonista di questo istante e le creazioni, sono pezzi di anime che sono vissute e che vivono sulla terra, che hanno lasciato in dono al mondo un pezzo di sé. ù
Voglio però spezzare una lancia a favore dei nostri "nemici", perché se non fosse per grazie a loro, al loro modo di svalutarci, non ci spingeremmo mai alla creazione, invece questo fuoco che ci nasce dalla loro incapacità di apprezzare i nostri frutti diventa energia positiva che gli artisti trasformano in creatività.
Fabiano Rastelli, Messaggi di risveglio
"Se non ti darai da fare, finirai sotto un ponte."
Quante volte lo squattrinato artista, che vive del dono che ha tra le mani si è sentito dire frasi come queste?
Tutti viviamo per lo scambio prestazione-denaro e molto pochi vivono per l'espressione-emozione data dalle cose semplici ma fondamentali, parte dell'artista, dell'uomo libero.
A meno che l'artista, il creatore, colui che modifica la materia trovi qualcuno che colga il valore di certi doni, è destinato a restare solo, perché per quanto le creazioni hanno un valore inestimabile -perché sono pezzi di anima- le persone danno valore a certe opere solo quando c'è un ritorno economico, che poi è relativo, perché il valore dell'opera è sempre relativo al massimo offerente, ma le persone non sanno che tale valore va oltre, perché su quella tela, non è solo impresso del colore, è impresso il tempo, è impressa l'ansia, le emozioni.
Purtroppo in questa società vali solo se rinunci a valorizzare la vita. Cosa intendo? Intendo che le persone che riescono a comprendere il valore della vita, gli artisti in genere, non vengono considerati, però viene considerato chi vende il proprio tempo, il proprio corpo in cambio di soldi...assurdo!!
Che tristezza, se l'artista vende allora è considerato, altrimenti no, questo dimostra due cose; primo che chi abbiamo intorno ci stima in base al denaro che ricaviamo, e secondo che non riesce a comprendere il valore di tutti quegli elementi che vengono impressi nell'opera, tempo, anima, emozioni.
L'arte va dalla cucina, alla pittura, alla scrittura, a qualsiasi cosa che vede la creazione come protagonista di questo istante e le creazioni, sono pezzi di anime che sono vissute e che vivono sulla terra, che hanno lasciato in dono al mondo un pezzo di sé. ù
Voglio però spezzare una lancia a favore dei nostri "nemici", perché se non fosse per grazie a loro, al loro modo di svalutarci, non ci spingeremmo mai alla creazione, invece questo fuoco che ci nasce dalla loro incapacità di apprezzare i nostri frutti diventa energia positiva che gli artisti trasformano in creatività.
Fabiano Rastelli, Messaggi di risveglio
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