A COSA SARESTI DISPOSTO PUR DI POTER MANGIARE?

In questa situazione, in questa crisi, chi deve da mantenere una famiglia, chi vuole sopravvivere sarebbe disposto a tutto pur di avere il pane per i propri denti, ma fino a che punto siamo disposti ad avere questo pane? Saremmo disposti a ridurci in schiavitù? Si siamo disposti a perdere la dignità, siamo disposti alla schiavitù, ma non siamo i primi ad accettare un tale ricatto, questa è cosa già accaduta in passato, non immaginerete dove. Nella Bibbia stessa, il popolo si riduce alla schiavitù pur di avere il pane, pur di saziare le proprie pance, è così che nasce la prima forma di sottomissione e schiavitù, il primo metodo da parte del potere di vivere a spese del proprio popolo.

GENESI 47:13-26
In tutto il paese non c'era pane, perché la carestia era gravissima; il paese d'Egitto e il paese di Canaan soffrivano a causa della carestia. 14 Giuseppe raccolse tutto il denaro che trovava nel paese d'Egitto e nel paese di Canaan, come prezzo del grano che si comprava; Giuseppe portò questo denaro nella casa del faraone. 
15 Quando il denaro fu esaurito nel paese d'Egitto e nel paese di Canaan, tutti gli egiziani vennero da Giuseppe e dissero: «Dacci il pane! Perché dovremmo morire in tua presenza? Infatti il denaro è finito». 16 Giuseppe disse: «Se non avete più denaro, date il vostro bestiame e io vi darò del pane in cambio del vostro bestiame». RICATTO?  17 Quelli condussero a Giuseppe il loro bestiame e Giuseppe diede loro del pane in cambio dei loro cavalli, delle loro greggi di pecore, delle loro mandrie di buoi e dei loro asini. Così fornì loro del pane quell'anno, in cambio di tutto il loro bestiame.
18 Passato quell'anno, tornarono da lui l'anno seguente e dissero: « Noi non nasconderemo al mio signore che il denaro è esaurito e le mandrie del nostro bestiame sono passate al mio signore. Non resta più nulla che il mio signore possa prendere, tranne i nostri corpi e le nostre terre. 19 Perché dovremmo morire sotto i tuoi occhi, noi e le nostre terre? Compra noi e le nostre terre in cambio del pane; noi e le nostre terre saremo SCHIAVI del faraone. Dacci della semenza perché possiamo vivere e non morire, e il suolo non diventi un deserto». 20 Così Giuseppe comprò per il faraone tutte le terre d'Egitto; infatti gli Egiziani vendettero ognuno il proprio campo perché la carestia li colpiva gravemente. Così il paese diventò proprietà del faraone. 21 Quanto al popolo, lo trasferì nella città, da un campo all'altro dell'Egitto. 22 Solo le terre dei sacerdoti non acquistò, perché i sacerdoti ricevevano un'assegnazione stabilita per loro dal faraone e mangiavano grazie all'assegnazione fatta dal faraone; per questo essi non vendettero le loro terre. 23 Giuseppe disse al popolo: «Ecco, oggi ho acquistato voi e le vostre terre per il faraone. Eccovi del seme; seminate la terra. 24 Al tempo della raccolta, ne darete il quinto al faraone; TASSA? Quattro parti saranno vostre, per seminare i campi e per nutrirvi con quelli che sono in casa vostra e con i vostri bambini». 25 Quelli dissero: «Tu ci hai salvato la vita! Ci sia dato di trovare grazia agli occhi del nostro signore e saremo schiavi del faraone!» 26 Giuseppe ne fece una legge che dura fino al giorno d'oggi, secondo la quale un quinto del reddito delle terre  d'Egitto era per il faraone, soltanto le terre dei sacerdoti non diventeranno del faraone.

L'odierno modo di operare da parte dei governi in periodo di crisi fu da tempo studiato. Noi oggi viviamo in base ad un sistema mafioso che ebbe origine millenni fa. In ora di crisi pur di mangiare le persone sono disposte a svalutare se stessi fino alla schiavitù, e non è da stupirsi se in periodo di crisi le tasse aumentano smisuratamente. Tutto il nostro sistema si basa sul pizzo che dobbiamo pagare ai governi per avere quello che abbiamo. Così come il popolo fece allora, dobbiamo essere grati perché la schiavitù ci salva la vita, dobbiamo essere grati a quel padrone, che attende che le nostre condizioni siano così disperate essere disposti a vendere il nostro corpo per il pane.
È un ricatto secolare e mafioso, in cui noi ci riduciamo a perdere la dignità per mangiare. Non stupitevi, questo sistema è scritto nel libro dei libri, e questo ci deve fare riflettere e pensare, Perché non siamo mai stati liberi ma sempre schiavi, che il sistema non è mai cambiato, e finché noi non prendiamo consapevolezza che siamo noi a consentire questo, che siamo noi ad accettare questa schiavitù, nulla cambierà.

Fabiano Rastelli, Messaggi di risveglio
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